venerdì 14 maggio 2010

Capovolgimento essenziale



Innanzi tutto grazie per essere su questa pagina a condividere, dialogare e riflettere sotto il cielo stellato.

Sappiate che vi leggo con grande interesse e sono felice di veder crescere la comunità così velocemente e vorrei a questo punto dire qualcosa sulla mia intenzione nel creare questo polo astrologico ma non solo…

Studio astrologia da vent’anni e la pratico professionalmente. È stata per me un esperienza trasformativa, che mi ha portato a prendere consapevolezza delle implicazioni più profonde, messe in luce dall’astrologia moderna negli ultimi cinquant’anni.

Il cammino che vorrei seguire su questa pagina è quello che ho percorso in questi anni, e che mi è stato di grande aiuto nel ampliare e approfondire il mio punto di vista sull’astrologia, sulla realtà e su me stessa come essere umano.

Il linguaggio degli astri parla del tempo, registra e disegna sulla carta, i periodi temporali indicati dal movimento dei pianeti. È un grande orologio cosmico, le cui ore minuti e secondi sono segnati dai cicli planetari, ogni pianeta si muove ad un suo particolare passo e così esprime un particolare ed unico ciclo.

La nostra società è ossessionata dal tempo, in senso di misurazione e di pressione psicologica. Il tempo corre, e il pericolo in questo modo di vivere è quello di cercare in tutto un evasione da questa condizione, piuttosto che la liberazione.

Tutto, nell’universo spazio temporale in cui viviamo, nasce-cresce-culmina-decresce e termina il ciclo la dove contemporaneamente ne inizia un altro, sempre diverso dal precedente.

Osservare il trascorrere del tempo in termini di cicli e fasi di questi cicli, è un modo di comprendere il processo della vita, ed eventualmente coglierne anche parte del suo senso.

Guardare il cielo sopra di noi come al fato incombente scritto negli astri, è ben diverso dal vedere e leggere una mappa temporale di riferimento, utile per orientarci nel presente e comprendere meglio la forze in gioco dentro di noi.

So che questo punto di vista non lascia spazio alla magia, al romanticismo o alla spiritualità, ma non è esattamente così.

Il mondo resta fonte di meraviglia e stupore, la poesia non viene meno, la spiritualità abbraccia comunque tutto.

Scompaiono le illusioni.

Le più radicate che ci spingono a cercare sempre altrove la causa di tutto, dimenticando le nostre responsabilità.

Le più comuni che ci portano a stendere un velo sulla realtà perché sia meno visibile, riducendo il campo di coscienza.

Le più sotterranee che ci spingono a restare nella caverna platonica a guardare le ombre e gli spettri della realtà virtuale.

Lasciare andare tutto questo non è facile, è non è possibile se non lo si vuole, non è neppure indispensabile.

I vantaggi nel farlo, passo a passo, si mostrano nel nostro vivere quotidiano.

Comprendere il trascorrere delle stagioni, leggi della natura e poi quelle del cosmo, è stata una rivoluzione per il genere umano, una trasformazione radicale del modo di percepire la realtà , che ha portato una grande libertà e grandi limiti.

Comprendere le stesse leggi in relazione al mondo interiore, la logica della psiche e dei suoi movimenti, è una rivoluzione indispensabile affinché il potere materiale che abbiamo acquisito non ci distrugga.

Vedere come tutto sia un unità coerente e organica, non ci toglie nulla, il libero arbitrio resta parte integrante della realtà.

Il cambiamento in atto richiede tutto il libero arbitrio che possiamo mettere in gioco, così come tutta la nostra sensibilità umanità e spiritualità. Per parafrasare il motto di Green Peace, pensare globalmente agire localmente….

Possiamo agire localmente solo se pensiamo globalmente.

L’astrologia psicologica e integrale è uno dei tanti modi di pensare in termini di processi di crescita consapevole.

Vi invito quindi a liberare il linguaggio astrologico dai concetti di causa effetto: il pianeta fa questo…. ma pensare in termini cicli, fasi, e processi sincronici. Vedere nel cielo sopra di noi metafore, analogie, modelli archetipici in atto dentro di noi.

Un cambiamento di prospettiva che ci porta a passare dal vedere le ombre della caverna come altre da noi, e averne paura, al riconoscere che siamo noi a proiettare quelle ombre sulle pareti della caverna.

Una rivoluzione copernicana che modifica la nostra relazione con le nostre ombre e con la realtà.

È un capovolgimento essenziale se vogliamo prendere il timone e muoverci con la corrente.

Ci sono correnti chiaramente più forti di noi e assecondarle è l’unica possibilità, ma ce ne sono altre che possiamo governare.

Valgono sempre le parole di Sir Thomas More:

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
e l'intelligenza di saperle distinguere.

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